domenica 27 gennaio 2013

Amnesiac

In questi giorni sta tenendo banco una intervista, pubblicata nel sito dei CAT nella quale si afferma non solo la possibilità tecnica della riapertura del casello di Roncoduro in direzione di Padova, ma si mostra addirittura il progetto della stessa opera. L'intervistato ing. Baccega, si ricorda perfino di averne parlato personalmente ad una riunione con la nostra sindaco Gottardo.
La quale, dal canto suo, non ricorda assolutamente questo avvenimento ed afferma che "l’unico studio di fattibilità per il ripristino del casello di Roncoduro prevedeva l’ingresso e l’uscita solo in direzione di Venezia."
Chiaramente questa situazione ha scatenato i malpensanti, dai quali ovviamente non possiamo che dissociarsi, che vedono nel comportamento del Comune di Dolo, e nel casello menomato, un favore prima ai proponenti di Veneto City (la cui area, essendo vicina ad un casello diventa "strategica") e poi un ulteriore via libera all'innesto della Romea Commerciale.
Proprio per fugare ogni dubbio, legittimo o meno che sia, la Lista del Cuore, ha depositato una interrogazione al Comune, il cui testo è qui riportato.






                                                                                  Al Signor Sindaco
del Comune di Dolo



Oggetto: Interrogazione in merito all'esistenza - e presunta conoscenza da parte del Sindaco di Dolo - di un progetto che dimostra la fattibilità della riapertura in direzione sia di Padova che di Venezia del casello autostradale di Roncoduro.


Con riferimento a quanto dichiarato dai "CAT-Comitati, Ambiente e Territorio" e alle conseguenti notizie apparse sulla stampa in cui vengono riportati con dovizia di particolari e circostanziati riferimenti l'esistenza di un progetto che dimostra la possibilità di riapertura dello svincolo autostradale di Roncoduro sia in direzione di Venezia che di Padova;

tenuto conto di quanto ufficialmente dichiarato in più occasioni dall'attuale Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, che "l’unico studio di fattibilità per il ripristino del casello di Roncoduro prevede l’ingresso e l’uscita solo in direzione di Venezia" e quindi la conseguente negazione della possibilità di garantire al territorio la doppia direzione dello svincolo - senza dubbio - più vantaggiosa per gli interessi dei cittadini di Dolo e dell'intera Riviera del Brenta e parte del miranese;

considerato che l'argomento così come pubblicamente diffuso sulla stampa rischia di compromettere il prestigio e l’autorevolezza istituzionale dell’Amministrazione comunale a mezzo delle pubbliche dichiarazioni ed azioni del Primo Cittadino di Dolo:

si chiede di conoscere:

1) se quanto affermato dai CAT risulti vero e come mai il Sindaco di Dolo non ricorda queste circostanze;
2) i motivi sottostanti alle diverse e contrastanti dichiarazioni che sempre più spesso vengono da più parti attribuite al Sindaco di Dolo;
3) perché l'attuale Sindaco di Dolo non si sta fattivamente impegnando per l'arretramento della barriera da Venezia-Villabona a Roncoduro;
4) perché il Comune di Dolo, fino a prova contraria, conferma la teoria della Regione Veneto che non è possibile la riapertura di Roncoduro anche verso Padova;
5) cosa intende fare codesta spettabile Amministrazione per garantire il diritto di informazione, partecipazione ed effettiva trasparenza per non dare adito a sempre più numerose allusioni o fraintendimenti in merito ad un argomento tanto importante e sentito dalla cittadinanza;
6) quali azioni si intende mettere in atto per ottenere l'effettivo arretramento della barriera autostradale a Roncoduro, ovvero misura prevista di compensazione dovuta a fronte della costruzione del passante e in ottemperanza alle cogenti prescrizioni della commissione VIA, attualmente disattese.


I consiglieri comunali della lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”

giovedì 10 gennaio 2013

Sanità: manca ancora chiarezza

Sulla sanità veneta si è abbattuta una scure che costerà cara a circa 35.000 famiglie. Sono stati infatti tagliati pesantemente i fondi per l'assistenza, ad esempio, a disabili e anziani non autosufficienti.
Ma anche l'assetto sanitario territoriale desta preoccupazione, ed a nulla valgono oggi le artificiose rassicurazioni propinate dai Sindaci di Dolo e di Vigonovo circa un anno fa al Cinema Italia. Per questo tutte le opposizioni hanno chiesto un nuovo consiglio straordinario. Perchè si faccia chiarezza una volta per tutte di quale sia il destino della sanità rivierasca. Qui di seguito potete leggere per intero la richiesta, così come è stata protocollata.



Al Signor Sindaco del Comune di Dolo




Oggetto:         Richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale ai sensi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di Dolo.





Egregio Signor Sindaco,

con la presente, siamo a chiedere la convocazione di un consiglio comunale urgente avente come ordine del giorno:

Ospedale di Dolo: quale destino per la Sanità nella Riviera del Brenta”.

Considerate le dichiarazioni pubbliche e le notizie apparse recentemente sugli organi di stampa;
considerati i riscontri registrati dalla Regione del Veneto;
tenuto conto della forte preoccupazione presente tra la nostra Cittadinanza e in Chi nell'Ospedale lavora, e della mancanza – seppur da noi sollecitata da tempo in Consiglio comunale e sulla stampa - di una forte e concreta attività da parte dell’Amministrazione comunale dolese;
preso atto del riparto tendenziale del fondo sanitario regionale per il 2013 e il 2014;
registrata la nomina del nuovo Direttore Generale dell’Ulss 13;
considerata l’importanza dell’argomento per il futuro della Sanità a Dolo e per tutta l’area della Riviera del Brenta;
riteniamo indispensabile che questa seduta sia convocata con il carattere dell’urgenza.

Riteniamo fondamentale inoltre, al fine di dare la maggior visibilità e partecipazione, che l’adunanza si svolga in un luogo adatto alla prevista affluenza di pubblico.
In particolare, fermo restando il diritto di parola nelle varie fasi del consiglio, raccomandiamo di invitare il Direttore Generale dell’Ulss 13 e una qualificata rappresentanza dei Responsabili alle questioni afferenti la riorganizzazione sanitaria nel nostro territorio, in particolare sarebbe gradita la presenza del Segretario Regionale per la Sanità dr Domenico Mantoan.

In attesa di un pronto riscontro, inviamo cordiali saluti.
I consiglieri comunali:

Alberto Polo                                                                        Giorgio Gei


Vincenzo Crisafi                                                                Gianni Lazzari


Gianluigi Naletto                                                                Adriano Spolaore


Andrea Zingano                                                                 Stefano Uva

sabato 5 gennaio 2013

La strada sbagliata

Queste ultime settimane sono state un rebus per le migliaia di Dolesi che sono costrette a pendolare tra la propria casa ed il posto di lavoro. Forse è il caso che, chi è in possesso delle informazioni, chiarisca una volta per tutte quale sarà il futuro dei pendolari, nel frattenpo, non possiamo che limitarci ad alcune informazioni raccolte negli ultimi giorni:
  • Il casello di Roncoduro rimane nel limbo. Dopo le trionfanti dichiarazioni del nostro sindaco di alcuni anni fa, non si hanno più notizie dallo scorso Aprile, quando era stato annunciato il completamento del progetto definitivo.Attualmente quindi dovrebbe essere confermata la riapertura nella sola direzione Venezia (e quindi chi lavora verso Padova continuerà di fatto ad usare la ex SS11) per giugno 2015, con un costo di quasi 12 milioni di €. I tempi sono scoraggianti e l'utilità dubbia, servirebbe l'apertura anche in direzione Padova, ma le notizie successive sono anche peggio...
  • Il tornello al casello di Vetrego diventa più conveniente. Con le nuove tariffe in vigore da pochi giorni la convenienza del "trucco" aumenta ulteriormente a 2,40 € al "giro". Con la conseguente congestione della viabilità limitrofa e l'impossibilità per i cittadini Dolesi di utilizzare, senza aggravi eccessivi di tempo, l'autostrada in direzione Venezia. La soluzione prospettata dall'ente gestore CAV, sembra ancora peggiore: uniformare (al rialzo, ovviamente) le tariffe. Il coro di critiche alla decisione ha avuto l'effetto di sospendere l'attuazione della modifica tariffaria, e di far ragionare su degli sconti per residenti. Ma al momento nulla di fatto, e le code al casello cresceranno.
  • Il casello di Albarea sarà fatto a breve con i proventi derivanti dal recente aumento delle tariffe autostradali. Questa almeno l'opinione del Gazzettino odierno, che indica il casello di Dolo-Pianiga come una delle opere in programma. Tutto normale, non fosse che tale casello era stato categoricamente escluso dall'attuale amministrazione. Probabilmente si tratta di una svista legata ad un elenco di opere complementari non aggiornato, ma, se confermata, questa notizia comporterebbe un ulteriore stravolgimento dei piani comunicati alla cittadinanza dal nostro sindaco.
Si tratta di questioni importanti, che possono fare la differenza, economica e di qualità della vita, a migliaia di abitanti e lavoratori del nostro comune. Questioni dove serve chiarezza, e non semplici slogan.