La tragicomica storia del casello di Dolo, in località Roncoduro, ha visto un nuovo atto, che ha dimostrato ancora una volta come la realtà di questa amministrazione dolese vada oltre i nostri timori.
Ma andiamo con ordine.
Circa 4 anni fa, quando si è costruito il passante i patti tra enti locali e Regione Veneto erano chiari: il casello di Dolo, dopo un breve e temporaneo spostamento sarebbe rimasto nella posizione attuale garantendo l'accesso alla tangenziale di Mestre, ampliata fino alla barriera di Roncoduro. Ma quale sia l'affidabilità della nostra politica regionale è alla vista di tutti, ed il casello si è trasferito a Vetrego.
Il comune di Dolo, subendo il colpo, in particolare in direzione Padova, ma anche, a causa del traffico, in direzione Venezia, ha cercato, con la vecchia amministrazione, di venire a capo dell'inghippo, ma dopo pochi mesi a Dolo si è cambiato.
E, la nuova amministrazione aveva le idee (si badi bene: "idee" e non "bugie"): nessun casello ad Albarea e ripristino di quello di Roncoduro.
E noi, del blog, ci siamo domandati in buona fede, circa un anno fa, quando il nostro comune era raggiante nel comunicare l'imminente riapertura di Roncoduro: "A chi serve un casello in una sola direzione?"
Dopo pochi giorni, in un caldo consiglio comunale la prima risposta: "A Veneto City", ritornata magicamente area strategica in quanto in prossimità di uno svincolo autostradale!
Ma noi, in buona fede, abbiamo continuato a domandarci: "Come mai un casello in una sola direzione? E come mai l'imminente apertura sarà fra circa 3 anni da oggi (4 da quando era stato annunciato)?"
Qualche giorno fa l'amara risposta. Il casello sarà funzionale all'innesto della Romea Commerciale. Il casello di Roncoduro sarà costruito solo in direzione di Venezia perché bisogna lasciare lo spazio per l'arrivo della Romea commerciale. La questione è spiegata nei documenti allegati al progetto preliminare del casello e in particolare a pagina 6 della relazione progettuale allegato 3 scatola 13.
Ecco che si chiude il cerchio magico nostrano. Ecco che le paure si concretizzano, con il nostro paese definitivamente svenduto a logiche "superiori". Ecco il vero volto della Lega, che allo stesso tempo imbonisce il popolo e svende il territorio al miglior offerente.