sabato 27 ottobre 2012

Comunicato stampa: è arrivata la bufera!

Riportiamo integralmente il comunicato stampa della Lista del Cuore, che chiarisce quali siano stati i motivi dello slittamento dello scorso consiglio comunale.



"È proprio una bufera quella che sta scuotendo l'amministrazione comunale di Dolo!

L'ultimo episodio in ordine di tempo è rappresentato dal laconico "pizzino" lasciato mercoledì in tutte le cassette della posta dei consiglieri comunali con il quale veniva annunciato il rinvio "sine die" del consiglio comunale in programma per giovedì.
Impossibile non collegare questa repentina retromarcia con il punto principale iscritto all'ordine del giorno: quelle modifiche al regolamento consigliare che noi di "Per Dolo cuore della Riviera" abbiamo bollato più volte come un sopruso dal sapore vagamente fascistoide.

Il rinvio rappresenta certamente una nostra grande vittoria visto che, come è evidente, le nostre obiezioni devono aver fatto breccia anche tra le file della maggioranza che, tra malesseri più o meno diplomatici, evidentemente non avrebbe garantito alla Sindaco i numeri per compiere l'ennesimo atto di forza in consiglio comunale mettendo a repentaglio, non solo l'approvazione del nuovo regolamento, ma la stessa sopravvivenza di questa amministrazione.

Quello che è evidente è che è arrivata la bufera su questa amministrazione che, giunta ormai a metà mandato, ha fallito le grandi scommesse (dire di no a Veneto City, salvare il Tribunale, potenziare l'Ospedale, impedire il passaggio della Romea Commerciale, restituire a Dolo il casello autostradale ... ), è carente, salvo la buona volontà di alcuni, sull'ordinaria amministrazione, ha perso prestigio sovra comunale (la posizione tragicomica sulla Città Metropolitana e l'incapacità di allargare significativamente i confini dell'Unione dei Comuni sono esempi lampanti) e ha ridotto al massimo la partecipazione dei cittadini (associazioni in ginocchio, petizioni con 400 adesioni definite "foglietti con poche firme in calce", consigli comunali convocati sempre ad orari lavorativi, nessuna forma di consultazione dei cittadini in merito alle grandi scelte, neppure l'ombra di bilanci sociali e partecipati....).

Noi continueremo a soffiare, nell'interesse dei cittadini di Dolo - Arino e Sambruson - per questa bufera, il prima possibile, liberi la nostra città da questo governo fallimentare!


I Componenti della Lista “Per Dolo, Cuore della Riviera”

venerdì 12 ottobre 2012

Comunicato della Lista del Cuore: Da Pontida a Predappio

Riportiamo integralmente il comunicato stampa della lista "Per Dolo Cuore della Riviera" sulle recenti proposte di modifica al regolamento comunale.

Da Pontida a Predappio



Evidentemente galvanizzati dal raduno veneziano dei reduci del Governo Berlusconi (mascherato da adunanza dei popoli padani), la maggioranza “sololega” che amministra Dolo ha aperto la settimana politica con una mossa degna delle pagine più buie del ventennio.
Anche se alcuni nostalgici ancora stenteranno a credere ai loro occhi a noi la scelta del Sindaco che i cittadini meno rimpiangeranno nella storia di Dolo, proprio non è piaciuta.

I fatti!

La maggioranza “sololega” dolese - dopo aver approvato il progetto fantasma di Veneto City e non aver mosso un dito perché Dolo non perdesse il Tribunale e buona parte dell'Ospedale, gestito in maniera fantozziana la questione della Città Metropolitana, e subito il passaggio della Romea Commerciale - ha assestato un duro colpo al diritto dei cittadini di partecipare ai consigli comunali.

Infatti, al fantomatico studio secondo il quale in sala consigliare non possono entrare più di 40 persone, agli orari di convocazione impossibili per tutte le persone per bene che devono lavorare per campare, le modifiche che si apprestano ad apportare al regolamento di funzionamento del consiglio stesso sono di quelle da far rizzare i capelli.

1) il Sindaco ha il potere di chiedere immediato arresto di chi disturbasse i lavori del consiglio;
2) al segretario comunale, che è il notaio dello Stato preposto a garantire la conformità alle leggi delle delibere in votazione, i consiglieri comunali - che prima di votare avessero un dubbio - non possono chiedere nulla;
3) un solo consigliere che volesse uscire dalla coalizione nella quale è stato eletto non può costituire gruppo misto: provvedimento, questo, curioso per almeno due ordini di ragioni la prima è che arriva proprio oggi quando qualche esponente della maggioranza ha dichiarato o sta meditando la secessione, il secondo perché non si capisce dove debbano andare questi poveretti eletti con le tanto invocate preferenze dai cittadini.
4) si riduce la conferenza e la figura dei capi gruppo a semplici coadiuvanti invece di farli concorrere con pari dignità con il Sindaco alla programmazione dei lavori del Consiglio Comunale;
5) si riducono i tempi di intervento per i capi gruppo e per i consiglieri.

Solo elencando queste cinque norme, che si aggiungono alla richiesta fatta a suo tempo dalla Prima Cittadina di un trattamento obbligatorio a base di olio di ricino per chi non la pensi come lei, appare evidente come il Sindaco, chiuso ed impaurito nel proprio bunker, abbia ormai completato il proprio percorso da Pontida a Predappio.

E pensare che di fronte a tutto questo c'è sempre chi ciondola la testa, come per dire di si magari senza pronunciarlo, e tace.


mercoledì 10 ottobre 2012

I genitori non possono parlare o ascoltare

Questo sembra essere il significato del comunicato in risposta alla petizione dei genitori delle scuole primaria e dell’infanzia di Sambruson di Dolo che richiedono i dovuti spazi per le attività dei propri figli.

Nella risposta infatti si legge: "Le soluzioni sono state illustrate alla Dirigente Scolastica, unico interlocutore istituzionale dell’Amministrazione e si tradurranno – una volta ricevuto riscontro dalla Dirigenza - in scelte concrete da assumere, come sempre, nel rispetto delle esigenze della scuola, dei bambini e della collettività.
Di tali scelte, [...] sarà successivamente data comunicazione ai fruitori dei servizi, da chi di dovere, nelle sedi che verranno ritenute opportune".

I genitori non possono essere tenuti a conoscenza degli sviluppi nè, tantomeno, indicare le proprie esigenze.
"Massima partecipazione" era il motto in campagna elettorale. I fatti sono alla luce di tutti.