mercoledì 29 febbraio 2012

Un Calcio allo sport Dolese

Che il giuoco del calcio, alemeno quello ad 11, non piacesse più di tanto all'attuale amministrazione era noto già da un po'. Basti pensare che Doloveneto, il blog vicino all'amministrazione, il 21 Agosto 2011 scriveva:
"[...] il muro divisorio degli spogliatoi del campo sportivo di Dolo che per evitarne addirittura il crollo ha richiesto ben 50.000 euri dei contribuenti per la messa in sicurezza. Ci sono poi altre cosucce come le bollettine dell’energia elettrica dello stadio di Arino che qualcuno DOVRA’ PAGARE maaaa ne parleremo un po’ più avanti…..[...]"
Ed in effetti, con un tempismo che non fà onore ai luoghi comuni sulle mancate promesse della politica, ecco che il comune mantiene la parola e concretizza le frasi vagamente minatorie apparse sul blog di Doloveneto. E' di questi giorni infatti la notizia dell'agonia finanziaria in cui versa il calcio Dolo, una società storica del nostro territorio, che vanta notevoli meriti sportivi. Il presidente e il d.g. della società, spiegando la mancanza di futuro che viene loro concessa da questa amministrazione dicono: "Il Comune di Dolo ci dà il 10% dei contributi che prendevamo negli anni scorsi con la precedente amministrazione".
Nessuna risposta è arrivata dal comune, nemmeno tramite lo strumento della newsletter che avvisa quando il comune ha della pubblicità da farsi ma che si dimentica di dire che la sala consigliare viene limitata nella capacità.
Lo sport non è di destra o di sinistra, ed il diritto dei nostri figli di avere la possibilità di crescere facendo sport nel proprio paese è incondizionato dal colore del voto dei genitori, per questo chiediamo con forza all'amministrazione di non lasciare che tanto impegno da parte della società sportiva vada perduto in quelle che sembrano piccole ripicche il cui significato sfugge ma di cui cui sono ben chiare le conseguenze.

sabato 25 febbraio 2012

Comunicato stampa delle liste di opposizione Dolesi

Si riporta per intero il comunicato stampa delle liste di opposizione Dolesi al riguardo del Piano delle Acque:

Ci risiamo! Come già avvenuto per la vicenda Veneto City, la maggioranza Lega-PDL che momentaneamente sta governando Dolo, continua nell'atteggiamento arrogante e unilaterale di decidere a scatola chiusa senza minimamente coinvolgere e far partecipare alle scelte fondamentali per una comunità i propri cittadini.
La questione si riferisce alla stesura del cosiddetto "piano delle acque" ovvero lo strumento fondamentale per la sicurezza idraulica del territorio comunale.  Dopo le drammatiche e devastanti alluvioni degli anni scorsi che hanno messo in ginocchio mezzo Veneto e stravolto la vita di centinai di migliaia di cittadini, anche a Dolo é stato deciso di far fare una fotografia idraulica dell'esistente per poter progettare le opere eventualmente necessarie a risolvere le criticità e pianificare in modo sostenibile e sicuro lo sviluppo urbanistico, soprattutto in vista della stesura del prossimo e imminente piano di assetto del territorio (il vecchio Piano regolatore).
Peccato che tutto questo lavoro sia stato portato avanti senza dare la possibilità ai cittadini di parteciparvi fin dalla sua prima stesura ma, anzi, abbiamo preso atto che, è volontà di questa maggioranza portare al voto in uno dei prossimi consigli l'intero pacchetto - come ormai pessima abitudine del Sindaco - a scatola chiusa: "o prendere o lasciare"!
Come gruppi di minoranza, invece, abbiamo ritenuto opportuno dare avvio in forma autonoma alla presentazione della proposta e recepire direttamente le indicazioni degli operatori agricoli, delle associazioni per la tutela e la salvaguardia del territorio e dei gruppi di cittadini: numerose sono state le osservazioni raccolte, meritevoli quantomeno e auspicabilmente della possibilità di un confronto con il Consiglio comunale. La domanda che rimane sempre senza risposta è: "ma perché questa maggioranza teme il confronto civile e democratico, quali sono gli ulteriori disegni di espansione urbanistica che non devono essere discussi nemmeno di fronte ad un piano delle acque che dovrebbe essere una garanzia per tutta la comunità"? Per la risposta aspettiamo fiduciosi la prossima newsletter comunale!

I componenti delle liste "Per Dolo, Cuore della Riviera" e "Il Ponte di Dolo"

martedì 21 febbraio 2012

Gli allagamenti: imprevisti evitabili

Qualche settimana fa anche il nostro Comune ha presentato il Piano delle Acque, come già fatto da molti comuni del nostro territorio. Cerchiamo di capire al meglio di cosa si tratta, e in che modo possa cambiare il rischoo di noi cittadini Dolesi. Per fare questo, cercheremo di elencare le varie domande, che troveranno quindi risposta.
Che cosa è il "Piano delle Acque"?
Il piano è una sorta di "fotografia" del territorio dal punto di vista idraulico, che specifica quali siano le criticità e di chi siano le competenze per la gestione della rete idrografica minore. In altre parole, si tratta di un documento che, partendo dal più piccolo degli scoli (spesso privato), individua quali siano le criticità e introduce i critiri per la soluzione delle stesse.
Da chi è fatto e a chi si rivolge?
Il piano viene presentato a livello comunale. Nella stesura dovrebbe vedere coinvolti tutti i soggetti che gestiscono i corsi d'acqua (privati, soggetti pubblici, consorzi di bonifica). Si rivolge, di fatto, a tutta la cittadinanza, sia in maniera diretta (ad esempio con regolamenti per la manutenzione di fossi o caditoie), sia in maniera indiretta, tutelando i cittadini. Purtroppo non risulta che siano stati coinvolti, nella stesura, tutti i soggetti interessati, come ad esempio, gli agricoltori.
Dove si trova il Piano delle Acque?
Solitamente i Comuni lo pubblicano nel proprio sito, purtroppo ad oggi nel sito del nostro Comune si trovano solo i comunicati stampi che aucelebrano il successo nella stesura del piano. E' comunque possibile richiedere l'accesso agli atti presso la sede comunale.
Ci sono altri strumenti simili?
Dopo i recenti allagamenti, ed in particolare dopo quello del settembre 2007, nel nostro territorio sono sorti numerosi livelli di organismi per la salvaguardia. Tra questi il Commissario per gli Allagamenti. In internet si trovano quindi numerosi strumenti, tra questi si vuole segnalare in particolare un interessante servizio cartografico, dove trovare le quote del nostro paese (con precisione di 10 cm) e la mappa degli allagamenti del 2007.
Quali sono le aree più colpite nel nostro comune?
Come si può notare dalle mappe alcune zone del nostro comune sono particolarmente critiche. Dal 1995 al 2007, in 12 anni, le zone residenziali di Dolo Nord-Ovest, la zona della futura Veneto City, oltre ad altre varie zone a Sud dell'abitato principale, sono state allagate per più di una volta. In particolare la zona residenziale di Dolo è stata sommersa per 3 volte, mentre l'area di Veneto City 2.
Nel piano delle acque di Dolo si parla di "Tempo di Ritorno" di 20 anni, cosa vuol dire?
Il tempo di ritorno è il tempo medio che si stima, dopo gli eventuali interventi, intercorra tra un fenomeno e l'altro. La stima di tale tempo è chiaramente indicativa in quanto intervengono numerosi fattori difficilmente controllabili (pensiamo al mutamento del clima). Per ritornare al (troppo breve) tempo di osservazione della cartina qui sopra possiamo dire che la zona Nord Ovest del centro di Dolo ha un tempo di ritorno di 12 / 3 = 4 anni. Per il piano delle acque del nostro comune un tempo di ritorno di 20 anni è quello auspicabile.
20 anni, non sono troppo pochi?
La domanda è più che sensata. I tempi di ritorno, come del resto il documento nel complesso, è stato redatto in collaborazione con i tecnici del Consorzio secondo le normative vigenti. 20 anni, comunque, appaiono pochi. Proviamo a fare un esempio. Supponiamo che ad ogni avvenimento corrisponda un allagamento del garage con danni non riparabili al veicolo, e che il proprietario tenga il veicolo mediamente per 10 anni, vorrebbe dire che 1 macchina su 2 sarebbe rottamata anzitempo per i danni del maltempo. Molti comuni limitrofi, infatti, hanno adottato scelte più cautelative, aumentando tale tempo di ritorno. Si spera che la scelta del nostro Comune non implichi maggiori cubature in aree comunque a rischio nei prossimi piani regolatori.
L'area di Veneto City è a rischio, come mai si costruisce ugualmente?
I proponenti hanno presentato un piano di gestione del problema che è stato valutato dai tecnici competenti, che, evidentemente, l'hanno ritenuto valido. Possono essere fatte comunque alcune considerazioni sul tema.
  • Per evitare di fare i parcheggi sotterranei e non inficiare la cubatura disponibile il comune ha accordato l'innalzamento della quota zero dell'area a 6 metri sul piano campagna, a scapito delle aree adiacenti;
  • Gran parte della sicurezza idraulica della zona è demandata ad interventi a valle della stessa, come la soluzione del nodo sotto l'autostrada e quello al di sotto del canale Taglio. Tali opere vengono date per già realizzate da parte dei proponenti, si dovrà vedere se lo saranno realmente all'inizio dei lavori;
  • Si sono previsti invasi di laminazione per ca. 140 mm di pioggia, Veneto City sarà in grado di trattenere a se circa la metà della pioggia di un evento come quello del 2007, scaricando comunque la restante parte nella rete di scolo.

lunedì 13 febbraio 2012

Questione di priorità

Abbiamo più volte sollevato in questo blog la questione delle priorità dell'attuale governo del nostro comune. Più volte abbiamo palesato i nostri dubbi sull'opportunità di utilizzare delle risorse in alcuni temi piuttosto che in altri. Se non fosse capitato quello che si legge oggi nei giornali, avremmo, ad esempio, fatto notare come il Comune (fonte Albo Pretorio) abbia affidato l'incarico ad un avvocato per costituirsi parte civile nei procedimenti per i disordini dei consigli su Veneto City, procedimenti che al momento non risultano avviati.
Ma quel che si legge su Nuova e Gazzettino è per certi versi ancora più odioso, perchè riguarda i nostri figli.
Le scuole elementari Giotto, infatti, presentano da tempo dei problemi nell'impianto di riscaldamento che, probabilmente anche a causa della vetustà dello stesso, si stanno acuendo di anno in anno. Per questo, prima che fosse troppo tardi, la vecchia giunta di centrosinistra aveva approvato un progetto di ristrutturazione, arrivando all'impegno di spesa definitivo negli ultimi mesi di mandato. Poi, a Dolo si è cambiato, e le promesse sono diventate slogan. Ecco che il progetto è svanito proprio in dirittura d'arrivo ed i recenti stanziamenti, tanto sbandierati quanto irrisori, sono stati briciole inutili di fronte al problema. La temperatura nelle scuole, anche nei locali appena ammodernati, negli ultimi giorni si è attestata intorno ai 12°C, decisamente insufficienti per una qualsiasi attività, in particolare dei bambini.
I genitori, esasperati da una situazione che si protrae da tempo, dopo aver inutilmente cercato il dialogo con il comune, anche con una raccolta di 300 firme nel giugno dello scorso anno, hanno deciso di prendere provvedimenti. Sono quindi stati fatti un esposto in Procura ed uno alla ULSS, nella speranza che, almeno per la prossima stagione invernale, il comune si dedichi  alle reali esigenze della popolazione. D'altronde il tempo da dedicare ai proponenti di Veneto City lo hanno trovato...

giovedì 9 febbraio 2012

GD in Tour: la Politica è passione

I Giovani Democratici della Riviera del Brenta inaugurano il nuovo anno con un importante progetto che inizierà domenica 12 Febbraio. Parte finalmente quello che è stato denominato “GD in Tour” ,un vero e proprio giro delle piazze  dei comuni della Riviera con l'intento di farsi conoscere e di raccogliere proposte dai giovani stessi per migliorare il proprio territorio. E' con questi propositi  che i GD Riviera del Brenta partono domenica da Piazza Mazzini a Camponogara, dove, oltre a loro, saranno presenti il sindaco Giampietro Menin, Matteo Fattore, assessore alle Politiche Giovanili,e il coordinatore del Partito Democratico camponogarese, Diego Menegazzo.
Il progetto, inoltre, si compone di due fasi: l'uscita in piazza infatti è solo l'apice dell'iniziativa che viene preceduta da alcuni incontri con i giovani del territorio interessato. Oltre a Camponogara prossimamente saranno interessati i comuni di Vigonovo, Mira, Fiesso per coprire poi l'intero territorio rivierasco.
Un'importante iniziativa, fatta dai giovani per i giovani. Per dimostrare che la politica è passione e fatica per un futuro migliore.

venerdì 3 febbraio 2012

Fiato sprecato

In questi ultimi tempi il problema della viabilità nella nostra regione, e ancora più nel nostro territorio, si è dimostrato sempre più pressante. Per questo, non senza qualche trionfalismo, la regione Veneto ha portato un grande piano di integrazione alle opere per i prossimi tre anni. Opere importanti, che permettono di guadagnare maggiore competitività alle nostre aziende, e che ci faranno guadagnare minuti di vita prezioni accorciando il nostro tragitto casa-lavoro, già messo a dura prova dalle sforbiciate ai servizi pubblici.
Il peccato è che, nonostante il presidente stesso abbia iniziato a fare sacrifici, tagliando per primo l'obbligatorio pagamento del canone RAI da casa sua, i soldi non ci sono.
La denuncia viene dai consiglieri regionali del Pd componenti della commissione trasporti: "Dei 105 milioni di euro che sono stati approvati lo scorso novembre e che dovrebbero rappresentare la quota aggiuntiva, non c'è alcuna traccia. In tutto il biennio 2010-2011 erano stati inseriti a bilancio 17 milioni in tutto e addirittura, nella proposta di Giunta per il bilancio 2012 la casella è vuota. Di fatto l'unico modo per sperare di ottenere qualche risorsa sta nella manovra emendativa al bilancio di previsione".
Gli esponenti democratici sottolineano il fatto che "questa totale assenza di risorse non solo impedisce ogni nuova realizzazione ma pregiudica definitivamente le attività di manutenzione delle strade della nostra regione e i completamenti delle opere attualmente in corso".
Una regione allo sbando, dove non vi nemmeno la conoscenza dei propri strumenti. Una regione che va avanti solo grazie all'abnegazione del proprio tessuto sociale ed industriale, mentre i sedicenti rappresentanti del territorio godono dei propri privilegi.