Veneto City, prima ancora che diventare milioni di tonnellate di cemento, sta diventando un fenomeno mediatico. E non solo grazie al maxischermo dove non si vedeva nulla che, al modico costo di 1210,00 €, ha permesso di approvare la variante con l'agio di un aula dove tutti erano iscritti alla Lega. Ieri sera, su Telechiara, nella trasmissione, "Fatti Nostri, la Piazza" si è parlato di Veneto City. La trasmissione è ora disponibile online, si possono però fare fin d'ora alcuni commenti, sulle novità emerse nella giornata di ieri:
- La Regione Veneto e la Provincia non c'entrano nulla con questa scelta e Zaia non si è potuto sottrarre dal ruolo di notaio per delle scelte prese a livello comunale. Queste affermazioni, che risultano strane, e quasi allarmanti considerando che la programmazione regionale può essere gettata alle ortiche in qualsiasi momento, sono state confermate nella diretta col sindaco: ogni onore e responsabilità della scelta sono suoi.
- Si è finalmente spiegato cosa sarà messo dentro la parte maggioritaria dei metri quadri, quel "servizi alle imprese" che non era mai stato chiaro: sarà uno showroom, una sorta di fiera permanente dove le aziende venete potranno esporre e vendere i propri articoli ai grandi compratori stranieri. Certo, risulta difficile immaginare 300.000 metri quadri di vetrina, ma queste sono le idee dei proponenti.
- L'area di Veneto City è considerata strategica in quanto estremamente ben servita nei collegamenti, anche stradali. La stessa procedura considera delle norme che vengono riservate per le aree entro i 2km dalle barriere autostradali. Peccato che al momento non ci siano caselli, e, anche quando aprirà Roncoduro nella sola direzione est, l'area sarà ancora al di fuori dei 2000 metri. Anche se sollecitati, gli ospiti ieri sera non hanno saputo dare risposta.
- Il sindaco Gottardo si è meravigliata di tanto interesse della cittadinanza, e si è chiesta perchè non ci fossero tante persone nel corso delle assemblee e dei consigli comunali. In merito ci sentiamo di consigliare una visita neurologica completa, al fine di assincerarsi che lo stato della salute sia tale da garantire la mancanza di amnesie inerenti gli ultimi consigli (di cui si può dire tutto tranne che fossero andati deserti nel disinteresse generale).
- Il sindaco ha affermato che Veneto City va nella direzione di un abbattimento delle emissioni di CO2 ed altri inquinanti. Questa affermazione, implica contemporaneamente due cose, che va dato merito alla sinndaco di aver reso note: la prima, banale, che VC sarà costruito secondo i principi del risparmio energetico e la seconda, che saranno le persone che oggi lavorano nei propri uffici energivori a trasferirsi a VC. Come dire che VC non crea posti di lavoro, li attira solamente a sè, sperando che gli impiegati usino il treno.
- La stazione, la prima opera ad essere fatta, 30 milioni di € che valgono più di qualsiasi fideiussione circa le reali intenzioni del proponente, al momento non sembra vedere alcun accordo con Trenitalia per lo svolgimento del servizio pendolare. Si rischia che ci sia la stazione e che manchino i treni.