giovedì 29 settembre 2011

Comunicato Stampa: "Le grandi opere padane"

Riportiamo qui per esteso il comunicato stampa con cui molte forze dell'opposizione dolese lanciano il proprio grido d'allarme sulla gestione del nostro territorio.


Grandi Opere Padane, la grande fretta e il progetto fantasma
“La maggioranza leghista che governa Dolo – commentano il PD, l’Italia dei Valori, l’UDC e il gruppo consigliare “Per Dolo Cuore della Riviera” – tira semplicemente a campare e lo fa utilizzando continui espedienti che non cambiano assolutamente la sostanza delle cose, ma servono solo a creare una cortina fumogena che impedisce ai cittadini di comprendere cosa stia realmente accadendo.
Dopo tutte le promesse su Veneto City, l’annuncio del grande percorso partecipato, la promessa di organizzare assemblee pubbliche per illustrare il più grande progetto urbanistico d’Italia, al Sindaco è bastato che arrivasse l’ordine dell’alto per convocare, addirittura con un’anomala procedura d’urgenza, il Consiglio Comunale e andare a firmare questo sciagurato accordo: evidente dimostrazione di come gli ordini di partito contino di più, per lei, dei cittadini di Dolo.
Lo stesso dicasi per i danni che le varie manovre finanziarie di questo Governo alla canna del gas stanno producendo: i cittadini sono disperati perché vengono loro tagliati tutti i servizi e il nostro Sindaco cosa fa? Riceve l’ordine dalla sede nazionale della Lega e non batte ciglio fregandosene delle uniche persone alle quali dovrebbe rendere conto! Anche in questo caso prima il partito poi i dolesi!
Tanto, come ripete in giro, “arriveranno i soldi di Veneto City e si risolverà tutto!”
Anche questo è un falso e pura propaganda: l’iter di Veneto City, sperando che si blocchi definitivamente, durerebbe comunque diversi anni e i quattrini saranno disponibili solo a cose fatte, quindi forse neppure per la prossima amministrazione. E intanto i cittadini, i commercianti, le associazioni si devono accontentare di un sorriso da perenne campagna elettorale e di un po’ di mercatini.
Adesso torna in auge, grande cavallo di battaglia della nostra Sindaca, la battaglia contro la Romea Commerciale.
È giusto fare una precisazione: all’assemblea convocata dalla Regione Veneto la scorsa estate sono stati convocati tutti i comuni potenzialmente coinvolti dal tracciato e, sorpresa, il Comune di Venezia non era tra questi …..
Inoltre la Regione stessa ha detto che non ha pregiudiziali sul tracciato (ma se manca il Comune di Venezia tra quelli interessati è evidente che la Romea non si attaccherà a Villabona e la richiesta della Regione di predisporre due sottopassi a Lughetto rende chiara la preferenza del tracciato) e che decideranno i proponenti privati.
Come è noto a tutti la cordata di imprenditori che intende realizzare la Nuova Romea ha, da tempo, depositato il proprio progetto con innesto a Roncoduro ed attraversamento di Sambruson.
Ora la nostra Sindaca, sempre per intorbidire le acque e poi sfoggiare un innocente sorriso quando i danni saranno prodotti, ha realizzato un progetto alternativo che nessuno ha mai visto e che dovrebbe salvare Dolo.
Noi ci chiediamo: ma se la Regione dice che lascia fare ai Privati e questi hanno già deciso che ci si va ad attaccare a Dolo e la stessa Amministrazione Regionale lo ha talmente recepito da non considerare il Comune di Venezia come territorio interessato, di cosa ci viene a parlare la nostra Sindaca?
Dell’ennesimo George Clooney?
Cara Sindaca come hai ricevuto l’ordine dall’alto del tuo partito per accelerare l’iter di Veneto City a dispetto di quello che pensano i cittadini e hai obbedito alla disposizione leghista di non lamentarti perché ai dolesi, per colpa del tuo Governo, devi tagliare tutto, facci un cortesia: prima di proporci l’ennesimo bluff tanto per tirare a campare, quel progetto di Nuova Romea vai prima a fartelo approvare da Bossi, Zaia e Zaccariotto!

Solo allora potremmo discuterne come di una cosa che, forse, ha un senso!” 

martedì 27 settembre 2011

Trasparente come la nebbia

Mentre ci si avvicina all'autunno, anche se le giornate sembrano ancora quelle estive, il nostro comune ha avviato una interessante iniziativa di trasparenza. E' infatti attivo dal 16 settembre un servizio di newsletter per ricevere direttamente nella propria mail le novità del comune. Inutile dire che la nostra sindaca, con un slancio che solitamente è tipico della ministra Gelmini, si sia lanciata in entusiastici commenti: "Con il servizio di newsletter il Comune di Dolo si avvicina ancora di più ai cittadini" - spiega il sindaco Maddalena Gottardo – "L’agile strumento della email consente un aggiornamento costante ed è estremamente comodo. Facilitare le comunicazioni tra Amministrazione e cittadinanza è infatti uno degli obiettivi della newsletter, per aumentare costantemente la trasparenza del nostro operato e favorire la possibilità di un dialogo costruttivo con tutti i dolesi".
Le solite parole, pericolosamente simili a quelle ripetute anche per la questione Veneto City e che ci sentiamo sulle grandi opere. Peccato che... sia falso!
Non sappiamo infatti se si tratti solo di qualche problema iniziale non segnalato ma ad oggi nessuno ha ricevuto alcuna mail. E si che nel frattempo, dalla convocazione del consiglio comunale agli avvisi della protezione civile, di cose da comunicare ce ne sarebbero state...
Un brillante esempio di trasparenza, sperando che non vi siano somme dei nostri soldi investiti in questa iniziativa.

sabato 24 settembre 2011

Comunicato stampa del PD Provinciale

Riportiamo più che volentieri il comunicato stampa scritto ieri dal PD provinciale sul tema di Veneto City. Il comunicato, che porta in calce le firme di nomi importanti nella politica locale, è un ulteriore grave atto di accusa nei confronti della a dir poco pressapochistica gestione della questione da parte delle giunte leghiste nostrane:

 
"Era già successo nel passato che la Giunta Regionale avesse provato a forzare i tempi ed  a fine giugno di quest’anno la Giunta di Dolo a guida leghista, insieme a quella di Pianiga ha obbedito agli ordini di Regione e Provincia firmando l’accordo di programma per Veneto City.
È una firma che ha avuto caratteri di inedita urgenza e assoluto pressappochismo.
Questa è la nostra prima obiezione ed il blitz della convocazione improvvisa del Consiglio Comunale di Dolo, addirittura con procedura di urgenza, ne è la conferma.
Un’operazione immobiliare di tale portata e l’enorme dimensione del progetto proposto dovevano consentire e prevedere il massimo di coinvolgimento, discussione, trasparenza e partecipazione dei cittadini, delle forze economiche e sociali, così come abbiamo sempre sostenuto ai vari livelli politici e amministrativi.
Non abbiamo mai avuto pregiudiziali nell’esaminare i contenuti, anche perché l’area del piano in parte era già stata destinata negli anni ottanta ad attività economiche dagli strumenti urbanistici comunali.
Abbiamo sempre lavorato affinché ci fossero tutte le garanzie di sostenibilità per l’impatto che tutto ciò poteva produrre sul piano viabilistico, ambientale e socioeconomico.
Così come volevamo sapere che cosa si voleva fare, per cosa e come tutto ciò si intrecciava con il sistema di forte infrastrutturazione prevista e con gli altri insediamenti, compresi quelli di logistica legati all’interportualità padovana, alla portualità veneziana e al tema del rilancio di Porto Marghera.
La Riviera del Brenta e il Miranese, territori delicati dal punto di vista ambientale e di indubbio interesse paesaggistico e architettonico, sono realtà ancora vivibili e devono trovare il proprio equilibrato sviluppo in un rapporto positivo con Venezia e Padova. Non possono essere considerati territori destinati a ospitare solo autostrade e centri commerciali.
Chi ha memoria ricorda che si parlava genericamente d’insediamento universitario, attività innovative e di ricerca, di servizi di scala regionale senza dichiarazioni concrete di impegno o interesse.
Ci pare di poter dire ora che tutto si è ridotto a un insediamento di grandi centri commerciali con conseguenze pesantissime sui centri urbani esistenti.
Come abbiamo fatto nel passato e ancor di più oggi, e condividendo la sostanza di molte osservazioni che sono state presentate, ribadiamo la necessità di:
-          sospensione dell’iter autorizzativo nell’attesa che lo stesso progetto venga assoggettato alla Valutazione Ambientale Strategica così come richiesto dal Comune di Dolo nel 2009, allora guidato dal Centrosinistra;
-          non computare gli interventi di compensazione o mitigazione idraulica nella superficie a verde pubblico;
-          stralcio delle superfici destinate a medie e grandi strutture di vendita;
-          consistente riduzione dell’indice di edificabilità;
-          rivedere il conteggio del rapporto tra beneficio pubblico e privato;
-          considerare l’impatto viabilistico sull’intero sistema della Riviera del Brenta e del Miranese;
-          sviluppare uno studio idraulico su un’area vasta per le ripercussioni che l’intervento può avere sulla rete scolante complessiva.
Sono queste solo alcune delle ragioni che ci portano ad esprimere il nostro forte dissenso  su tale progetto sia per la gran fretta con cui si è approvato l’accordo di programma e sia per molti dei suoi contenuti.
Il Partito Democratico sarà alla manifestazione di Confesercenti.
È importante che su un intervento di questo tipo emergano tutte le contraddizioni e anche le ambiguità di chi in campagna elettorale aveva detto NO a Veneto City.



Michele Mognato, Segretario Provinciale PD Venezia
Renato Martin, Capogruppo Provincia di Venezia
Laura Puppato, Capogruppo PD Regione Veneto
Lucio Tiozzo, Consigliere Regionale
Bruno Pigozzo, Consigliere Regionale
Pierpaolo Baretta, Deputato
Andrea Martella, Deputato
Delia Murer, Deputato
Rodolfo Viola, Deputato
Marco Stradiotto, Senatore
Franca Cecilia Donaggio, Senatrice"

E' una giornata triste

Dolo ieri è stata colpita da un grave lutto. Ha perso la vita infatti in Afghanistan il Tenente dei Lagunari Riccardo Bucci.
Ci vogliamo stringere con affetto alla famiglia, alla moglie, alla figlia, ai genitori, alla suocera e al suocero, volontario della Protezione Civile di Dolo che, come il resto della famiglia di origini lombarde, aveva voluto seguire figlia e genero qui a Dolo per stare loro vicino e accudire la figlia in arrivo. E da subito ha voluto occuparsi della vita sociale di Dolo iscrivendosi alla Protezione Civile.
Qui a Dolo la famiglia si è inserita con entusiasmo, speriamo quindi che l’intera comunità voglia rendere omaggio al sacrificio del Tenente Bucci e stare vicino sua famiglia.

giovedì 22 settembre 2011

Fra poco sarà l'8 settembre

Oggi, 22 settembre 2011, l'atmosfera che si respira è simile a quella dei giorni prima dell' 8 settembre 1943. Certo, molti lettori storgeranno il naso di fronte ad un paragone così forte, ed obietteranno che all'epoca si era nel mezzo di una guerra, soggiogati da una dittatura. Ma i paragoni sono molti.
La guerra, quella economica, per grandissima fortuna, non miete vittime sul campo di battaglia. Però è innegabile che il nostro paese sta perdendo importanti battaglie su tutti i fronti. Purtroppo ci siamo avvitati in un circolo vizioso dove più tasse (per i poveri) significano meno spese, che significano meno lavoro, che significa a sua volta più tasse per supplire a quelle che vengono a mancare. E così via, in una continua ritirata, dove il nemico, la disoccupazione, non fa prigionieri.
La politica interna, logorata dagli insuccessi della guerra economica, ma avida e pronta a lasciarsi a decadenti dissolutezze, non è ancora pronta a seguire Bossi e nella sua repubblica di Salò, orientata alla Germania. E così gli sbarchi in Sicilia (e a Lampedusa) sono iniziati, senza che il governo riuscisse a dare una parvenza di serietà nella gestione dell'emergenza immigrazione.
Oggi a Roma c'è un voto importante per il futuro di Berlusconi, forse non è ancora arrivato il momento per il Badoglio di turno, anche se la notte è passata freneticamente tra colloqui per nuovi assetti di governo.
Ma le analogie sono fuori luogo: siamo nel 2011, 65° anno della Repubblica Italiana, con la Costituzione e nell'Europa...
Per fortuna, verrebbe da dire...

martedì 20 settembre 2011

Le scelte politiche su Arino

Ieri sera si è svolto l'incontro organizzato dalla lista del Cuore per parlare delle scelte che stanno alla base del futuro di Arino, anche alla luce del tumultuoso periodo che ha visto nascere Veneto City. Proprio questo è stato l'argomento principale della serata, che, nonostante il maltempo, ha visto una sala piena. Tra i presenti c'erano anche Gianni Casarin, presidente del comitato "Arino per il Futuro", Giorgio Gei, consigliere della lista del Ponte, l'ex sindaco Bertolin, oltre a molti altri. Purtroppo non si sono visti rappresentanti della maggioranza, che continuano a disertare queste interessanti occasioni di dibattito, a differenza di quello che succede nella seppur leghista e pro Veneto City Pianiga.
La questione Veneto City, quindi. Tra i presenti di ieri sera l'unico a favore del progetto attuale è sembrato Casarin, entusiasta ma evidentemente male informato, almeno sulle tempistiche delle cosidette opere compensative. La popolazione, per intero, è sembrata decisamente contraria a questo progetto e, soprattutto alla mancanza di dialogo con la'mministrazione.
Altro argomento è stato la pista ciclabile di via Cazzaghetto, la cui realizzazione non è ancora partita e le tematiche delle scuole materne parrocchiali, che sono state oggetto di un pesante attacco da parte del comune. Attacco che, comunque, sembra essere stato respinto, almeno per quest'anno.

lunedì 19 settembre 2011

Facciamo salotto

Si vuole qui discutere di un tema che è stato portato in evidenza nel Gazzettino di oggi, e che ha già trovato risposte parziali nel blog vicino alla giunta leghista.
Si parla dell'utilizzo di Piazza Cantiere, il salotto buono della nostra cittadina. Piazza Cantiere, come molti ricorderanno, è tornata ad essere il centro del nostro paese circa 10 anni fa, dopo un intervento di recupero che l'ha restituita alla cittadinanza. Negli anni successivi quindi si sono innestate interessanti attività commerciali (tra le quali 4 nuovi bar), e la piazza ha preso via via un ruolo sempre più centrale, appena scalfitto dal continuo procrastinare degli interventi nella zona ex pattinodromo. Una bella piazza quindi, ricca di valore storico e simbolico, restaurata con materiali di pregio.
La piazza, ultimamente, vede quasi ogni giorno delle iniziative, che ne aumentano il ruolo di centralità. Tali iniziative, però, sono sviluppate senza un ordine logico e, cosa più importante, senza avere a cuore il rispetto della piazza stessa. La piazza non è stata infatti pensata per un traffico veicolare pesante, in particolare nella zona dello squero. Per questo, come giustamente fa notare l'ex sindaco Bertolin (in carica proprio mentre si è costruita la piazza), il traffico di veicoli pesanti (> 35 qli) dovrebbe essere vietato. Bertolin stesso, poi, fa un ragionamento interessante sull'opportunità del "Mercato del Leon", pubblicizzato con manifesti abusivi nei quali, purtroppo campeggia anche il simbolo del comune, ricevendone danno. Questo mercato, nato con il nobile intento di proporre qualcosa di qualitativamente diverso rispetto al dilagante "made in china" si è trasformato nel tempo in una mera riedizione del mercato settimanale. Con la sola differenza che il "made in china" viene venduto da ambulanti veneti. Un inutile passaggio in più di mano. Verrebbe quindi da chiedersi se non sia il caso di dare una sferzata al "Mercato del Leon", chiedendo che tutto il venduto si possa riconoscere in una area geografica (magari la nostra e non una provincia cinese..). In fondo la nostra tradizione calzaturiera è ben radicata. E poi vi sono altre iniziative belle del passato che non vengono più riproposte, come i "madonnari" che dipingevano con i gessetti il fondo della piazza, come mostrato nella foto dell'articolo ed iniziative che purtroppo stanno scemando, come il mercato del contadino, che valorizza i prodotti delle nostre terre.
Insomma tante piccole cose che potrebbero migliorare il nostro paese, rendendolo davvero il salotto buono della riviera e non la periferia di fantomatiche città

sabato 17 settembre 2011

La Lega ammette: "Quei manifesti erano nostri"

Questo è il titolo dell'articolo apparso su Il Gazzettino di ieri, venerdì 16 setembre. Nell'articolo si legge: "da fonti interne alla Lega Nord viene confermato che i manifesti erano in effetti apposti sugli spazi riservati al Carroccio. "Abbiamo visto i manifesti spiegano. Personalmente non ci siamo occupati della loro affissione però erano attaccati nei nostri spazi ed erano visibili sia a Mestre che nella zona del mercato di Dolo Siamo convinti che se non fossero stati della Lega sarebbero stati rimossi o coperti da quelli ufficiali." Ribadendo come in campagna elettorale la Lega fosse comunque contraria a Veneto City."
Quindi a soli 3 giorni dalle accuse di faso che la Lega ha rivolto a questo blog ed al PD Dolese, ritorna loro la memoria, che fatalmente li porta a ricordare che in effetti si, loro erano contrari a Veneto City, tanto da farci una parte della campagna elettorale. Chissà se un giorno riusciranno a ricordare anche cosa li ha fatti cambiare idea così in fretta...

giovedì 15 settembre 2011

Chiarimento sul poster "No veneto City"

La Lega Nord ha accusato di falso questo blog reo di aver pubblicato un manifesto elettorale. Tale foto è stata reperita in internet all'indirizzo http://img718.imageshack.us/img718/2808/zaccariotovenetocity.jpg E' stata pubblicata sul nostro blog solo dopo che numerose persone hanno confermato di ricordarsi tali poster. Apprendiamo che tali poster non erano frutto della campagna provinciale della Lega Nord, rimarchiamo comunque che erano affissi sugli spazi a loro riservati e che i poster uffciali sono stati affissi sopra quelli "non riconosciuti" segno tangibile che non sono stati rimossi da chi ha affisso i poster "ufficiali", lasciando quindi ampio margine di errore circa la loro provenienza.
Con questo pensiamo di aver chiarito ogni aspetto della vicenda, che ci ha visti vittime di un attacco diffamante a mezzo carta stampata.

ARINO, AL CENTRO DI QUALI SCELTE POLITICHE?

Lunedì 19, nella sala parrocchiale di Arino, la lista del cuore incontrerà la cittadinanza per parlare con la cittadinanza delle importantissime scelte politiche che sono alla base del futuro della località. Si raccomanda di partecipare nuemrosi, anche perchè rappresenta una delle poche occasioni per dialogare con i consiglieri su queste questioni, visti i precedenti a dir poco ferttolosi della giunta comunale.