domenica 30 gennaio 2011

GAME OVER - CHIUSO PER FALLIMENTO

In questi giorni il Circolo PD di Dolo sta facendo circolare un volantino, che riteniamo sia molto interessante da riportare, eccolo:

Dopo neppure un anno di Governo Lega – PDL il Municipio di Dolo è, di fatto, Chiuso per Fallimento.
In Campagna Elettorale ci avevano detto 3 cose:
1)           Grazie agli amici della Lega e del PDL al Governo, in Regione e in Provincia, Dolo sarebbe stata risparmiata dalle grandi opere: Obiettivo Fallito!!! Romea Commerciale, Camionabile sull’Idrovia, Veneto City, Elettrodotto Aereo sono già una realtà!!!
2)           Al Centro metteremo la famiglia: Obiettivo Fallito!!! Più che raddoppiato il costo dello Scuolabus, a rischio di chiusura l’Asilo Nido, aumentati di oltre il 50% i costi dei loculi, consistente aumento del costo dei buoni pasto per le mense scolastiche!!!
3)           Faremo di Dolo il grande centro turistico della Riviera, rivitalizzando il commercio e sostenendo le associazioni: Obiettivo Fallito!!! Le associazioni sono state mortificate, tutte le iniziative culturali che portano vivacità e turismo sono state eliminate (Carnevale degli Storti, Stagione Teatrale, Festa di San Valentino..) e non è stata data nessuna risposta al commercio!!!
Questa amministrazione non sa cosa fare ed infatti non ha ancora presentato il Bilancio di Previsione ma, per essere sicura di non fare nulla neppure nei prossimi anni, ha deciso di tagliare tutto: meno servizi, nessuna iniziativa, nessuna opera pubblica per i cittadini, solo le grandi opere e meno attenzione per le nostre famiglie, le nostre imprese e per tutta la comunità.
Non permettiamo a questa fallimentare Giunta di continuare a far del male a Dolo, Arino e Sambruson!
Diciamogli Insieme di Andare a Casa!!!

giovedì 27 gennaio 2011

Più che volentieri pubblichiamo: Tempi duri e tristi per Dolo di Renzo Niero

LA STORIA PASSATA
Dopo aver perso il Teatro Excelsior  (900 posti - punto di riferimento negli anni ’90 prima ancora che Mestre e Padova dove allora poco c’era e l’unico Comune della provincia di venezia aderente al Circuitocinema di Venezia con ottimi risultati) e dopo essersi fatto scippare la Scuola di Musica Thelonious Monk (una delle esperienze più avanzate a livello nazionale e sicuramente regionale) dai cugini “compagnucci della parrocchietta” di Mira (mantenendo in maniera quasi “offensiva” nome e struttura identica dopo anni di investimento economico e organizzativo del Comune di Dolo), ci si apprestava alla decadenza e quello che era diventato il centro della Riviera del Brenta ed oltre.
Chi non ricorda il prestigioso cartellone I Teatri della Riviera che univa Il teatro Villa dei Leoni di Mira con il Teatro Excelsior di Dolo facendone la prima rete regionale di Comuni per la programmazione teatrale!
Chi non ricorda l’affascinante Festival delle Ville finito sulle pagine del Corriere della Sera e di Repubblica ed annoverato  come unico festival teatrale estivo di carattere regionale!
Perso tutto ci si avviava verso il paesello qualsiasi … un po’ brutto non fosse per il recupero parziale dell’Isola Bassa, unico tratto distintivo di un’opera di archetettura fluviale unico in Europa ( a dire di alcuni studiosi di Cà Foscari).


LA STORIA RECENTE
Per questo, qualche amministratore e qualche operatore culturale (meglio non fare i nomi in tempi di deliri di gelosie) si sono rimboccati le maniche ed hanno in pochi anni riportato alla ribalta il paese ponendolo al centro dell’attenzione con L’Isola delle Meraviglie (una programmazione di teatro, danza,letteratura e poesia dentro i luoghi dell’Isola Bassa intercettando anche migliaia di euro dalla Comunità europea e vedendo migliaia di spettatori in una quindici giorni di attività) sbaragliando quell’offerta di marmellata culturale all’ingrosso che le programmazioni estive dei brokers e degli assessori incompetenti hanno sciorinato per anni.
Non solo ma Dolo, mettendo insieme dopo cinque anni (2005 – 2010) undici Comuni tra Riviera e Miranese (Dolo, Fiesso, Fossò, Camponogara, Campagna Lupia, Mirano, Noale, Pianiga, Salzano, Stra, Vigonovo) e diventando capofila di un progetto riconosciuto dalla Regione Veneto, con Paesaggio con Uomini aveva acquisito autorevolezza ed è stato preso ad esempio come capacità di programmazione condivisa di un territorio, ottimizzazione delle risorse e possibilità di attrazione di risorse umane e finanziarie in ambito culturale. Così Dolo si è meritato un investimento cospicuo della Fondazione di Venezia per le attività culturali ed ha ospitato la sede della Fondazione di Comunità Riviera – Miranese.
Così è ritornato al centro, anche con la capacità di coordinare un gruppo vasto di soggetti pubblici e privati.


OGGI E  IL FUTURO
Oggi, questa comunità dolese, e certa sinistra in particolare ( se l’avete vista avvisate!), sembra incapace anche di difendere le cose belle che ha creato, quelle con le quali si è distinta ed era riuscita ad intercettare risorse economiche, inseguendo le sirene carnevalesche o “sagresche” sperando di recuperare consensi dal popolo. Così non si è accorta che ha già perso L’isola delle Meraviglie nell’estate scorsa ed al suo posto è arrivata un’invisibile festa della birra e non si sta accorgendo che i dieci Comuni coinvolti con Paesaggio con Uomini stanno guardando da altre parti perché è difficile oggi trovare chi sia capace di tenere insieme tante anime.
Così si torna al paesello, a quella periferia indistinta che crede di essere città perché ha i negozi aperti qualche domenica. Cosi tutte le sere, per dirla con un esercente che conosce la storia “dopo le otto di sera non c’è più niente a Dolo” .

Che dolo a Dolo!

RENZO NIERO

venerdì 21 gennaio 2011

Dolo comune virtuoso, per il momento

Nei giorni scorsi è stato pubblicato uno studio del Senatore PD Marco Stradiotto, condotto sui bilanci del 2008 dei Comuni del Veneto (fonte dati Ministero dell'Interno).
Dall'analisi arriva l'ennesima riprova che Dolo negli ultimi anni è stato un Comune tra i più virtuosi: lo ritroviamo infatti agli ultimi posti nella classifica del debito per abitante e anche in quella del costo del personale in proporzione alla popolazione, nonostante il numero e la qualità dei servizi che offre. E tutto questo, anche se i trasferimenti dallo Stato sono tra i più bassi della Provincia.
Scusate se possiamo sembrare un po’ ripetitivi, ma a volte davvero 'repetita iuvant'. Sembra infatti sempre attuale il vizio di addossare a chi è venuto prima, la colpa per scelte di bilancio un po’ faticose da far digerire. Allora è giusto anche ricordare che, da questo punto di vista, sul passato si può tirare serenamente una riga e meglio sarebbe concentrarsi per trovare vere soluzioni per “sta coperta che è corta”  e che però lunga non è mai stata.
Continuando con una nota tecnica, anche il nostro Comune, pur presentando i conti in ordine, è stato chiamato negli ultimi anni a dare il suo contributo per il risanamento del debito pubblico, limitando le spese e con l'obbligo di mettere da parte un po' di "risparmio": è la logica del famigerato patto di stabilità.
A noi fa riflettere che chi predica tanto di federalismo, di premi per i primi della classe e che addirittura all’approvazione del federalismo lega la sopravvivenza del Governo, non abbia ancora fatto niente per applicare dei meccanismi meno "stritolanti" ai Comuni con i bilanci in ordine.
Per chi è interessato, sul sito del Senatore Stradiotto si trova la proposta di legge del PD per un patto di stabilità che premia chi dimostra di amministrare con ragionevolezza i soldi pubblici, lasciandogli più libertà di spesa.

sabato 15 gennaio 2011

SINDACO GOTTARDO, NON METTERE LE MANI IN TASCA ALLE FAMIGLIE DOLESI!

In questi giorni in maniera subdola l’amministrazione sta avvertendo le famiglie e le varie associazioni dolesi che, da ora in poi, dovranno farsi carico del costo pieno dei servizi che usufruiranno. Non ci sono più soldi dicono, loro. E si sbizzarriscono in lezioni sul patto di stabilità. Ma chi sono i fautori di questo famigerato patto, se non Berlusconi, Bossi e Tremonti?

Questo è quanto si evince dalle comunicazioni fatte alle famiglie per quanto riguarda i buoni pasto scolastici: dove le si avverte che i buoni acquistati sono validi solo fino a giugno e che i rimanenti non saranno più validi e non verranno rimborsati. Evidente l’intenzione di aumentarli fino al costo pieno.

Ancora più ambigua è la comunicazione sul trasporto di scuolabus: dove si dice alle famiglie che il costo sarà più che raddoppiato, e le si invita a comunicare se intendano servirsene anche a queste condizioni. Evidente lo scopo di sopprimere il servizio.

La chicca finale viene riservata all’asilo nido. Si informano i genitori che l’asilo chiuderà il 21 giugno, un mese prima degli anni scorsi, infischiandosene dei disagi provocati ai genitori che dovranno trovare altre soluzioni per il mese in più di chiusura. Incapaci di trovare una soluzione concordata con il sindacato come è avvenuto per gli anni scorsi: chiudono. Ma quello che ancor più mi preoccupa è l’annunciata volontà di privatizzare l’asilo, dettata non tanto da un miglioramento e ampliamento del servizio ormai trentennale offerto alle famiglie, ma da un retro pensiero guidato da un furore ideologico che vorrebbe  portarlo alla chiusura.

Gli esiti per le famiglie saranno dunque:
  1. oltre 100 euro in più ai 104 attuali per ogni bambino che usufruirà dello scuolabus;
  2. oltre 1,50 euro in più ai 3,50 attuali per ogni pasto consumato a scuola;
  3. rette dell’asilo nido privatizzato intorno ai 700/800 euro per bambino se il comune non integrerà le rette al privato;
  4. contributi alle associazioni culturali, assistenziali e sportive: azzerati;
  5. contributi alle scuole materne parrocchiali: dimezzati;
  6. piano delle opere pubbliche per i prossimi tre anni: azzerato, mettendo a rischio le manutenzioni alle scuole e alle strade.

Complimenti, cara Sindaco, per i risultati raggiunti dal filotto!
Adriano Spolaore                                              

martedì 11 gennaio 2011

Pronti a pagare l'irpef regionale massima? (e anche l’irap)

Il 2010 si è concluso anche parlando di “buco della sanità" veneta. 
E mentre si scatenava il totoscommesse sui numeri, la Lega e il PDL litigavano sul rimettere l'addizionale regionale all'irpef o no.
Per la precisione, l’ex governatore Galan ha “regalato” la cancellazione dell’irpef regionale di 0,5% ai redditi medio-alti, da 29.500 euro in su, quando stava per entrare in campagna elettorale, o almeno così pensava.
Nessun regalo invece per quelli più bassi, perché erano già esenti. Ecco perché per molti di noi non è cambiato niente.
E questo “regalino” pre-elettorale è costato alla nostra sanità circa 130 milioni di euro che, adesso che è ora di fare l'ultima conta, mancano a tutti gli effetti.
A fine anno, così, la Lega accusava il PDL di aver eliminato l’irpef regionale in maniera avventata, solo per presentarsi “più simpaticamente” alle elezioni. E il PDL negava l’evidenza e semmai ricordava che, se è vero che esiste un consistente buco della sanità, è vero anche che gli assessori alla sanità degli ultimi anni sono stati tutti leghisti ed evidentemente non l’hanno gestita tanto bene.
Tutto senza fare troppo rumore però, che queste cose è bene dirsele ma non sono tanto simpatiche per la gente che le ascolta, e che le paga.
E litiga che ti litigo, è passato anche l’ultimo treno del 2010, l'ultima occasione per decidere in maniera “autonoma”, per evitare cioè che l’ordine arrivi da Roma, nel peggiore dei modi, senza se, senza ma, senza sconti per nessuno.
Piuttosto che sporcarsi le mani con una decisione così impopolare e piuttosto che litigare troppo tra Lega e PDL, che sotto le Feste non è tanto bello, meglio farsi commissariare e pagare più tasse. Ci penseremo tra qualche mese......
Con buona pace di chi pensa che il buon amministratore a volte deve anche saper prendere decisioni difficili da digerire per i cittadini-elettori.
In questi giorni intanto è un balletto di cifre: 150 milioni, quasi un miliardo, 1 miliardo e 400 milioni. I dati ufficiali arriveranno tra qualche mese, assieme alla diffida del Governo e al commissariamento della sanità. E dato che quest’anno sembra che non avanzino proprio "pezzi di coperta", grazie ai tagli del Governo Berlusconi, l’unica soluzione possibile e obbligatoria per legge sarà l’aumento fino al massimo dell’irpef regionale e dell’irap, e sarà valido dal 1° giorno dell’anno.
Ecco perché è come se stessimo già adesso pagando più tasse degli altri anni, tutti.
E sentiremo dire che è Roma che ci obbliga a pagare.
Elegante balletto di scaracabarile di fine anno, commissariamento in vista, aumento delle tasse. Ennesimo scaricabarile, perché sarà colpa dei tagli del Governo.
Ma al Governo non ci sono sempre loro? no è vero, a volte no, a seconda...se c’è da prendere decisioni impopolari no.

mercoledì 5 gennaio 2011

Con le grandi opere Dolo ha finito di vivere

L'annuncio dell'Assessore Regionale alle Infrastrutture chiarisce con precisione cosa accadrà in Riviera del Brenta nei prossimi mesi. Romea Commerciale e Camionabile sull'Idrovia sono considerate opere fondamentali nella programmazione della Regione Veneto. Come ampiamente previsto negli scorsi anni la decisione di agganciare la Romea Commerciale a Dolo è ormai una realtà. Questo annuncio decreta la fine di ogni ambiguità e, oggi, nessuno venga a raccontare ai cittadini di Dolo che c'è ancora speranza, che non è ancora deciso, che si può ancora fare qualcosa o, peggio, che è colpa di qualcun altro. La parola fine è stata scritta ed è evidente come l'amministrazione comunale targata Lega e PDL sia quella che benedice questi interventi così impattanti per tutto il nostro territorio. I cittadini sono stati presi in giro. Dopo tanti anni nei quali le amministrazioni comunali di centrosinistra dolesi, ingiustamente e strumentalmente messe sul banco degli imputati, sono riuscite a bloccare questi progetti, ci ritroviamo oggi a commentare uno spettacolare parto quadri-gemellare.
In campagna elettorale i cittadini dolesi sono stati ingannati; è stato raccontato loro che il ticket Lega - PDL se si fosse realizzato il filotto - che parte dal Governo e passando per Regione e Provincia arriva a Dolo - ci sarebbero stati enormi vantaggi per la nostra città, avremmo potuto godere di un trattamento di favore. Dopo mesi di finzione e silenzio a Dolo la Sindachessa Leghista e la sua squadra hanno partorito, infatti, quattro gemelli: Romea Commerciale, Camionabile sull'Idrovia, Veneto City ed Elettrodotto aereo. Proprio un bel record alla faccia del filotto che ogni problema avrebbe dovuto scacciare.

Matteo Bellomo - Segretario Partito Democratico di Dolo