martedì 30 novembre 2010

Berlusconi:"Studenti veri a casa a studiare"

Berlusconi:"Studenti veri a casa a studiare". Per caso si riferisce agli studenti delle scuole private le quali sono state "rimpinzate" ( scusateci il termine, ma rendeva) di soldi dal suo esecutivo?! Giusto, loro sì che possono dormire sonni tranquilli. A loro non serve scendere in piazza e lottare per poter  continuare a studiare e far ricerca per migliorare non solo il proprio futuro ma il futuro del proprio Paese.
D'altro canto dobbiamo ricordarci quello che ha scritto Maurizio Ricci: "Andate nel reparto maternità di qualsiasi ospedale. Guardate due culle vicine. I due neonati sembrano uguali, ambedue sani, vispi, vitali. Ma voi siete già in grado di dire che quello a sinistra, da adulto, guadagnerà almeno il 20 per cento in più di quello a destra, 2.500 euro al mese, ad esempio, invece di 2 mila. Come fate a dirlo? Semplice, quello a sinistra è figlio di un ingegnere. Non che quello a destra sia figlio di un barbone. Suo padre, in fondo, è ragioniere. La distanza fra i due titoli di studio paterni non sembra un abisso: ma è sufficiente per prevedere, con buona approssimazione, i loro, futuri, rispettivi redditi. Del resto, il bambino ancora più a destra, da adulto, porterà a casa non più di 1.500 euro al mese: suo padre è un operaio, che non è andato al di là delle medie inferiori."
Quando si parla di scuola e università non si parla solamente di soldi ma soprattutto di FUTURO, MOBILITA' SOCIALE, WELFARE e COMPETITIVITA'.



lunedì 29 novembre 2010

WikiLeaks: una novità?

Un premier accolto a Washington con un sentimento di  "una profonda sfiducia". Un uomo "incapace, vanitoso". Un leader europeo "inefficace", "fisicamente e politicamente debole",  stanco e coinvolto solo dai parties selvaggi, da  orge e festini. Ritenuto in Europa il  "portavoce di Putin"  con il quale ha un rapporto "straordinariamente stretto".
Un personaggio politico più attento a governare i suoi affari privati che il nostro Paese.
Questo "11 dicembre diplomatico" dichiarato da Frattini non ha nulla di nuovo da far scoprire alla gente, anzi va solo a riconfermare le inchieste tenute dal giornalista Giuseppe D'Avanzo e dall'interrogazione parlamentare di trentacinque senatori del Partito Democratico i quali chiesero delucidazioni sulla "potenziale ricattabilità del Primo Ministro italiano e dei rischi a cui potrebbero essere state esposte tutte quelle informazioni, anche segretissime, contenute nei dossier che Berlusconi è tenuto ad esaminare e che riguardano la difesa del nostro Paese e gli impegni cui siamo tenuti per l'appartenenza alla Nato".


venerdì 26 novembre 2010

Dichiarazioni di Berlusconi sui rifiuti a Napoli

1/ 07/ 2008 " Entro la fine di luglio il Comune di Napoli e quelli della provincia Napoletana saranno ripuliti";
18/07/2008 "L'emergenza è superata. Abbiamo smaltito 50 mila tonnellate di rifiuti. Napoli e la Campania  ritornano ad essere città occidentali, ordinate e pulite";
26/03/2009 "Quella di oggi è una data storica per la Campania. Con la inaugurazione del termovalorizzatore di  Acerra si esce definitivamente dall'emergenza";
30/09/2010 " Il governo ha completamente risolto il problema dei rifiuti";
22/10/2010 "Entro 10 giorni la situazione a Terzigno ritornerà alla normalità";
28/10 /2010 "Fra 3 giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti";
2/11/2010 "Avevamo preso l'impegno. Abbiamo risolto tutto in pochi giorni".


giovedì 25 novembre 2010

Perchè gli studenti scioperano: i disastri della riforma Gelmini

Un sentito grazie a tutti gli studenti d’Italia e anche d’ Europa (vedi Londra) che stanno combattendo, in questi giorni e mesi, contro la riforma Gelmini che cerca di frantumare l’università e di annientare il mondo della ricerca.
Ecco perché gli studenti stanno protestando. Se passa la riforma Gelmini:
1.      I ricercatori avranno sei anni di tempo per riuscire a far propria l’abilitazione all’insegnamento altrimenti dovranno abbandonare l’attività accademica, e si troveranno per la strada a circa 40 anni.
I circa 20mila attuali ricercatori a tempo determinato, che hanno già un contratto sono “dimenticati” dalla legge che non prevede deroghe per loro.
Al ricercatore neoassunto si vedrà decurtata la retribuzione di quasi 1600 euro annui, i ricercatori in servizio da nove anni avranno un taglio pari a 4.745 euro annui.
Viene imposto un drastico taglio alle spese per missioni, in molti atenei le modifiche riguardano però solo la mobilità dei dottorandi, che si trovano costretti a eliminare le collaborazioni con l’estero previste nei progetti.
2.      Gli atenei vengono equiparati alle aziende: questo comporterà che l’offerta formativa e l’attività di ricerca nel nostro paese verrà fatta solo se vi è una immediata convenienza economica. Con buona pace delle ricerche di base, come gran parte di quelle mediche.
3.      Le borse di studio, necessarie per garantire il diritto costituzionale allo studio sono state più che dimezzate.
4.      I tagli al fondo di finanziamento ordinario dell’università vengono prolungati nel tempo, arrivando al 2015, prevedendo tagli per circa 860 milioni di euro.

mercoledì 24 novembre 2010

Intervista ad un giovane ricercatore dell’ Università di Padova

Mentre prosegue alla camera l’esame della riforma Gelmini, che domani probabilmente avrà il via libera, abbiamo colto l’occasione di parlare della situazione della ricerca e dei tagli all’università con un giovane ricercatore dell’Università di Padova.
“Da quanto tempo si dedica all'attività di ricerca, e in che ramo?"
"Da quando mi sono laureato in Ingegneria Meccanica, nel 2007. Il mio ramo di ricerca è il processo di produzione di componenti in plastica."
"Quindi un settore molto pratico, dove non ci sono difficoltà nel trovare rapporti con le aziende"
"Si, è vero, ci sono molte aziende in Veneto che si occupano di plastica, eppure i problemi non mancano..."
"In che senso?"
"La condizione dell'università è al collasso, e questo pone dei seri limiti alla ricerca, anche quella, come la nostra, che vede immediati vantaggi per le industrie."
"Si spieghi meglio"
"I fondi sono pochi, sempre meno, e sono spesse volte mal gestiti, e la condizione contrattuale è imbarazzante. Basti pensare che chi decide di intraprendere il percorso della carriera universitaria trova di fronte a sé: 3 anni a 800€ al mese (erano stati elevati a 1030 dal centrosinistra, ma ad oggi non c'è traccia del rifinanziamento dell'aumento), qualche anno (di solito 4 o 5) con contratti di post-doc, oppure con assegni annuali di ricerca, per arrivare al tanto agognato contratto di ricercatore: 6 anni a tempo determinato, senza alcuna speranza di riconferma. Se si è confusa con le cifre le basti sapere che uno studente modello, che si laurea a 24 anni, ha una risposta sulla sua condizione di precario quando avrà 38 anni. E, a quell'età, potrà finalmente avere un mutuo e mettere su famiglia."
"Una situazione poco felice, direi"
"Ma c'è di più, le università, molto spesso sono molto lente nel versare quanto dovuto: io stesso sono in paziente attesa dei contributi dovuti per il 2008, e dei rimborsi spese dal gennaio 2010. Inoltre è molto diffuso il malcostume (peraltro illegale) di far tenere ore di lezione non retribuite, pensi che di tutte le ore che ho tenuto in questi anni non me ne è stata riconosciuta nemmeno una!"
"Bassi salari, scarsa trasparenza, comportamenti illeciti: insomma chi ve lo fa fare?"
 "Infatti: sono moltissimi coloro i quali lasciano l'Italia per altri paesi, oppure abbandonano il settore della ricerca per un lavoro "vero""
"Il governo spesso ha detto di aver rilanciato la ricerca ed eliminato il precariato nell'università"
“Balle! Scusi la maleducazione con la quale la interrompo, ma la realtà esige fermezza. Affermare questo è grave quanto uccidere un malato di raffreddore dicendo ai famigliari che in questo modo il raffreddore passa. Il precariato viene eliminato perché non è possibile rinnovare il contratto, lasciando la persona su una strada. E i fondi per le borse  contemporaneamente sono stati dimezzati. Che è vero, vuol dire meno precari, ma anche meno ricerca e più persone disoccupate."
"Un realismo piuttosto crudo, il suo. Per concludere, mi dica un consiglio che si sente di dare a coloro i quali vogliono comunque intraprendere la strada della ricerca"
"Che cerchino di vivere l'oggi, e che non si abbattano quando i fondi per le attrezzatura di ricerca verranno destinati al barone di turno, che il loro lavoro tornerà prezioso, prima o poi, per spostare di un piccolo passo la conoscenza, e quindi il benessere di tutti."

martedì 23 novembre 2010

Renzo Piano. Elenco su cosa significa "fare"

"I giovani devono andar via. Ma per curiosità non per disperazione. E poi devono tornare. Devono andare per capire com'è il resto del mondo e per capire anche un'altra cosa, forse più importante, capire se stessi."

Dalla puntata del 22 novembre 2010 di Vieni via con me una lezione su cosa significa  " fare" secondo l'architetto Renzo Piano. Un consiglio ai nostri politici ma soprattutto ai giovani.

(Fonte:www.vieniviaconme.rai.it )

Buon ascolto a tutti.

lunedì 22 novembre 2010

Maddalena delle porte giuste

“Bella,perfetta quasi non sembra vera. Ma resta pur sempre un'illusione!” Questa frase tratta dal film l’illusionista recitata dall’attore Edward Norton rappresenta esattamente la sensazione che ho provato venerdì sera all’ assemblea pubblica del comitato no Romea in Dolo.

Come nei migliori film erano presenti gli attori protagonisti, gli attori non protagonisti, i buoni ( anche santi perché no) e i cattivi.
Dopo una breve introduzione di uno degli attori principali su lo stato dell’arte della situazione infrastrutturale futura che calerà sulla Riviera del Brenta, che ometteva, però, come i migliori registi amano fare il movente e i responsabili di tanto disastro lasciando agli spettatori, se ne saranno capaci, il compito di scoprirlo. Dopo di che, è stata posizionata la telecamera sull’attrice  protagonista della serata, cioè, il Sindaco Maddalena Gottardo.
L’entrata in scena della protagonista (la nostra Sindachessa) è stata strabigliante. Il suo incipit grandioso. “Da quando sono stata eletta Sindaco di questo paese ho lavorato intensamente e ho saputo aprire tutte “le porte giuste” per risolvere i problemi di Dolo”; quali siano i problemi risolti non ci è dato saperlo, per adesso ci siamo portati a casa la Romea Commerciale e la Camionabile.
L’incipit del  nostro Sindaco  evidenzia, con la chiarezza che neppure Monsieur de La Palisse avrebbe saputo esprimere meglio, il suo concetto di amministratore pubblico. Sembra di essere tornati agli anni ottanta quando gli amministratori per ottenere qualcosa dallo Stato o dalla Regione dovevano  prostrarsi nelle segreterie dei partiti. Per fortuna quei tempi sono ormai storia e non torneranno. 
Sempre come nei miglior film. Non so se l’avete mai notato ci sono alcune scene, dialoghi, accuse e monologhi nei quali si deve porre la massima attenzione perché possono svelare particolari importanti utili alla soluzione del caso o come ingredienti di suspance.
E secondo voi potevano mancare in questa pièce?! No of course!
Da tener presente un battibecco tra il presidente  del comitato “Non Romea in Dolo” e una signora forse appartenente al comitato CAT. L’accusa verteva sul fatto che i CAT sono finanziati mentre il comitato di Sambruson no. Sarebbe interessante sapere da chi i CAT siano finanziati.
Nel finale gli spettatori svelano il movente e i colpevoli del disastro, e chi sono? Guarda caso Governo, Regione e Provincia.
A quel punto la Sindachessa insorge: “no!, no! no! ci hanno lasciato uno spiraglio credetemi” sembrava in preda ad una crisi , poveretta.
Un saluto e al prossimo film.
Non sia mai che qualcuno vinca l’Oscar.



venerdì 19 novembre 2010



Come vi avevamo anticipato questo blog è stato creato per dare qualche spunto di riflessione e stuzzicare un sano dibattito. 
In questo momento di crisi economica vi consigliamo il libro di Joseph Stiglitz " Bancarotta, L'economia globale in caduta libera"  per capire cos'è accaduto e cosa accadrà.



"Se c'è un economista che ha sempre guardato ai mercati finanziari e alla globalizzazione con un occhio critico, questo è Joseph Stiglitz: premio Nobel per l'economia nel 2001, nello scatenarsi della crisi economica globale di questi anni Stiglitz ha trovato conferma di molti degli avvertimenti che, spesso inascoltato, ha per decenni rivolto alle istituzioni, ai politici e ai suoi colleghi economisti. Fino a poco tempo fa il mercato globale era considerato da molti ormai immune da instabilità e perfettamente in grado di gestire qualunque rischio finanziario: in questo contesto, la politica sbagliata del governo americano e il comportamento senza scrupoli di molti individui, ma anche di intere banche e società finanziarie, hanno determinato la crisi del credito negli Stati Uniti, che si è poi rapidamente estesa a tutto il mondo attraverso i canali della finanza globale, spedendo le economie di tutto il mondo in caduta libera. Con questa analisi sferzante Stiglitz interviene nel dibattito internazionale che si è aperto non solo sugli errori del governo americano, ma anche sulla solidità del sistema finanziario globale, se non sulla stabilità stessa del capitalismo come forma di organizzazione dell'economia."
Fonte: ibs.it)


Buona lettura

martedì 16 novembre 2010

Benvenuti!

Questo è il nuovo spazio dove poter discutere della vita politica del nostro comune e del nostro Paese.
Con questo blog noi speriamo di creare interesse e darvi qualche spunto di riflessione, per stuzzicare un sano dibattito democratico.


i Democratici di Dolo